- Economia -
Malgrado nel 1976 in Thailandia fu attuata una vasta riforma agraria che interesso' principalmente la pianura centrale,
circa il 60% della popolazione vive tuttora di un'agricoltura di pura sussistenza basata sulla coltivazione del riso,
della canna da zucchero e del mais.
Nonostante questo la coltivazione, la trasformazione e l'esportazione di suddetti prodotti agricoli rappresentano le
risorse piu' importanti per l'economia del paese.
L'esportazione comprende anche i prodotti offerti dalle miniere di stagno e tungsteno nonche' dai giacimenti di lignite
e di gas naturali.
Per quanto riguarda invece le importazioni, queste comprendono il petrolio e derivati, i macchinari da trasporto, i prodotti
chimici, il ferro e l'acciaio. La Thailandia e' attualmente tra i maggiori produttori mondiali di riso, nonostante la resa
per ettaro sia piuttosto bassa.
Il secondo prodotto piu' importante e' il caucciu', di cui e' ricca di piantagioni la penisola malese, seguito da mais, sorgo,
manioca, canna da zucchero, cotone, tabacco, caffe' e kenaf, la cui fibra viene utilizzata nella fabbricazione di corde.
Ampio e' l'allevamento di bufali, bovini, suini e volatili da cortile, e molto attiva la pesca, soprattutto di gamberi e
molluschi...
Per molti anni l'economia thailandese e' stata quella a piu' rapida espansione del mondo, fino alla crisi del 1997, che ha
coinvolto tutta la regione indocinese; e tuttavia oggi l'economia, dimostrando notevole resistenza, e' di nuovo in crescita.