- Ayuthaya -
Per più di quattro secoli ossia dal 1350 al 1767, Ayuthaya fu la capitale dell’antico Siam.
Situata a circa 87 km da Bangkok, anticamente era la città più ambita del mondo specialmente da mercanti di mezza Europa, cinesi e giapponesi e tutti i visitatori stranieri la definirono come la più gloriosa città da loro mai vista. Ad Ayuthaya vi regnarono trentatre sovrani di varie dinastie siamesi, finché nel 1767 non fu attaccata dai Birmani che la ridussero completamente in macerie.
Attualmente le rovine dell'antica capitale reale, dichiarate dall'Unesco Patrimonio dell'Umanità, si possono essere comodamente visitate anche in bicicletta, per i prati e lungo i canali del parco Storico. Nell’esclusivo elenco delle rovine compare anche il tempio Phra Si Sanphet, al cui interno era conservata una statua di Buddha in posizione eretta alta 16 metri, ricoperta di 250 kg d'oro; sfortunatamente i conquistatori birmani si sentirono in dovere di fonderla.
Il Wat Phra Meru, dalla struttura simile a una fortezza, fu eretto nel XVI secolo; del tempio, scampato alla distruzione birmana del 1767, sono stati recuperati dopo secoli e secoli lo splendido soffitto di legno intarsiato nonché due statue di Buddha dei quali uno interamente rivestito di pietra verde, proveniente da Ceylon.
Altro tempio degno di una visita è il Phra Chao Phanan Choeng che fu eretto dai Khmer, prima che Ayuthaya diventasse la capitale siamese. Tra le sue mura è custodito un Buddha di 19 metri, dal nome dell’omonimo tempio.
Per chi volesse portare via con sé una parte di Ayutthaya, l’artigianato locale offre: aranyk, coltelli fatti a mano in acciaio, borse in rattan, carta in foglia di palma, legno intagliato secondo modelli e metodi tradizionali.